Thursday, July 11, 2019

Una poeta importante

Pina Piccolo, che, essendo di madrelingua sia in italiano sia in inglese, scrive poesie nella lingua che dice meglio quello che lei vuole dire, a volte inglese, a volte italiano. Fortunatamente per me, leggo abbastanza bene l’italiano per apprezzarla.

Ecco una sua poesia dal suo nuovo libro "I canti dell’interregno," pubblicato da Lebeg Edizioni, disponibile sul loro sito www.lebeg.it.

NON AVRETE L’ULTIMA PAROLA

Non avrete l’ultima parola
voi che digrignando i denti
dai vostri fetidi mausolei
ci ricordate
con insolente inesorabilità
d’essere al comando del bottone.

Non avrete l’ultima parola voi
che dalle vostre ville,
dalle vostre Borse
concertate l’intossicamento di massa
di bambini scuri
che crescendo potrebbero anche
procurarvi grane.

Non avrete l’ultima parola
voi che da un pugno di nazioni civili
vi nominate guardiani
di un ordine sbilenco
imposto dalla tundra alla Tierra del Fuego.

Non avrete l’ultima parola
voi per cui l’altra metà del mondo
non è che carne da stupro.

Non avrete l’ultima parola
voi, brillanti registi
di Hiroshima, dell’Afghanistan,
di carestie, di apartheid,
di ghetti e manicomi,
lager e bombe al neutrone.

Semmai, l’ultima parola
spetta a chi cercate
di imbavagliare nel silenzio.